giovedì 6 aprile 2006

Juve, addio alla Champions!!!!!!!!!!!!




TORINO, 5 aprile 2006 - Una manifestazione d’impotenza. Crudele e inappellabile. La Juventus esce dalla Champions League sottotraccia, quasi provando a non fare rumore, come volesse così nascondere un tonfo invece fragoroso. Dopo la batosta subita ad Highbury era difficile aspettarsi l’impresa storica, mai riuscita in coppa ai bianconeri, di ribaltare uno 0-2. Era però lecito attendersi una Juve con la bava alla bocca, che schiumasse rabbia per provare ad acciuffare in semifinale la Cenerentola Villareal, che ieri aveva dimostrato che ci si può ribellare alla logica ed ai rapporti di forza tecnici.
E invece al Delle Alpi è finita 0-0, un risultato che sta persino stretto a un Arsenal autorevole, che ha dominato il doppio confronto. Alla Juve sono mancate gambe e gioco in egual misura. Con qualche assente ingiustificato una volta di troppo, su tutti Ibrahimovic, in balia della tenaglia Tourè-Senderos. Lo scudetto è ad un passo, ma la coppa era l’obiettivo primario e neanche nascosto dei bianconeri, che invece salutano la compagnia europea ai quarti, come l’anno scorso, ancora contro una squadra inglese. Come a dire, Juve bocciata da ripetente.
Le formazioni. Capello fa di necessità virtù. Fuori causa per infortunio (Del Piero) o squalifica (Zebina, Vieira e Camoranesi) quattro giocatori cardine, li sostituisce con Chiellini in difesa, Giannichedda e Mutu a centrocampo e Ibrahimovic in avanti. Poi stupisce tutti mettendo in castigo, (panchina) il deludente Thuram dell’ultimo mese, dentro il ruvido, ma vitale Kovac. Wenger risponde confermando la formazione di Highbury con una sola variazione, il recuperato Ljungberg mezzala sinistra al posto di Pires.

Quanto Arsenal. Il primo tempo è di marca inglese (ma di britannici in campo non ce n’è neanche uno). La Juve prova anche a partire forte, ma si sgonfia agli occhi di Capello come un palloncino davanti a un bambino deluso. Gli inglesi son ordinati, compatti, non sprecano un pallone con il professorino Fabregas che tiene lezioni di inglese e catalano, a scelta. In avanti Henry è elegante come un levriero, ma un po' lezioso, e meno male perché un suo sinistro dopo uno stop delizioso potrebbe far male, se Buffon non fosse attento. Sarà che il pallone è gialloverde, i colori dell’Arsenal da trasferta, ma la Juve lo vede pochino, e fortuna che le occasioni per i Gunners capitano sui piedi poco educati di Gilberto Silva, il solito mastino, e Ebouè, che comunque indovina la prova del nove dopo l’andata sontuosa. Sì perché i cannonieri della City in attacco non danno punti di riferimento e lasciano spazi invitanti per gli inserimenti dalle retrovie. E la Juventus? C’è anche lei, certo, ma sembra provare l’impresa più per obbligo di spartito che per convinzione.

Il più positivo è Zambrotta, un martello sulla fascia destra: è sua l’unica conclusione nitida per i campioni d’Italia, con un destro al volo fuori di poco. Poco Nedved, poco Mutu, poco Trezeguet e pochissimo Ibrahimovic. Secondo tempo. Di male in peggio. Henry mette il turbo e lascia sul posto Kovac, Buffon in uscita, strepitoso, ci mette una pezza. Poi si ripete su Fabregas e Ljungberg, lanciati in contropiede. La Juve risponde con un destro violento, ma centrale di Nedved, che poi si fa cacciare (tre espulsi in due gare, altro dato su cui riflettere) per doppia ammonizione. La gara scivola via con l’impietosa colonna sonora del "Siete ridicoli" della curva bianconera, la coppa con le grandi orecchie per la Juventus rimane stregata.


Conclusioni da trarre? Innanzitutto sopra ho riportato un articolo della Gazzetta dello Sport, al quale vorrei aggiungere la mia considerazione sulla Juventus.
Penso che questa sia stata l'ennesima dimostrazione che questa non sia una squadra da Champions, quindi la lascerei esultare per il suo 29° scudetto.
Addio Champions!

Alla prossima...

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2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

anzitutto vorrei dedicare questo post a quanti come il sottoscritto e il simpatico blogger, che mi ospita, odiano con tutte le proprie forze Madama, la Vecchia signora,che poi è una gran bella zoccolona...insomma la Juventus e tutto cio che essa rappresenta in termini di disvalori.
Fatti questi dovuti ringraziamenti, premetto che non ho visto la partita di ieri, la scaramanzia era troppo forte, ed in genere capita sempre di perdersi le debacle e magari assistere ai trionfi, per cui meglio non guardare ma esultare...rigorosamente alla fine...Madama è abituata a giocare brutti scherzi.
Quanto ad un eventuale commento tecnico sulla "beneodiata", sarebbe facile esercizio di oratoria ed oltretutto sparare sulla croce rossa non è mai bello,pertanto sarei tentato dall'esimermi anche se non so se vi riuscirò. Disicuro mi piacerebbe adesso parlarci a quattrocchi con quei tromboni che esaltano le capacità di allenatore del tal mr Capello, un uomo da odiare già solo per esser stato in quota Lega Nord in passato e tuttora pericoloso se non altro in qualità di elettore di Forza Italia. Proprio lui sì, la "mascella di ferro", l'unico domatore del ribelle Antonio Cassano...almeno secondo certi critici, i soliti tromboni, probabilmente tenuti in bustapaga, secondo i quali farsi mandare affanculo e poi schierarlo era un atteggiamento da educatore...ed infatti s'è visto il miglioramento caratteriale del buon Antonio, ormai illuminatosi e redentosi pienamente, e non sulla via di Damasco.
Ad ogni buon conto vorrei parlarci con quei tromboni che elogiavano il dominatore del campionato italiano e che adesso, giusto per venirgli in aiuto e tirarlo un pò fuori dalla merda, sanno solo dire che la povera juve ha una rosa ristretta, le riserve non sono all'altezza dei titolari, lottare su 2 fronti stressa etc etc etc.Come se il signor Mutu possa essere definito una riserva! Certo che se poi viene schierato a fare il terzino, lui seconda punta da possibili 20 goal, allora è normale che i conti non tornino...ed in questo caso poi diventa più difficile truccarlo il "bilancio",passatemi la metafora che poi tanto metafora non è, specie poi se gli arbitri non prestano la loro consulenza, di cui troppe volte in italia la madama beneficia.Certo questo è stato un ulteriore svantaggio per la nostra povera amica...non le si può certo rimproverare il fatto d'essere sempre stata trattata con i guanti bianchi...d'altronde quando ci si sa far voler bene..Sono gli arbitri europei che hanno pregiudizi probabilmente influenzati da certa stampa e da certe televisioni e partono prevenuti rispetto a giocatori come Nedved la cui carica agonistica non viene compresa come accade in Italia e non può essere una coincidenza dato che lo stesso atteggiamento d'arroganza e strafottenza queste "toghe nere europee",il nostro premier mi passi l'espressione senza chiedermi il copyright, lo hanno mantenuto anche contro giocatori sulla cui onestà e corretezza non si può dubitare...a meno che all'improvviso gente come Vieirà, Camoranesi e forse dimentico qualcun altro, sia divenuta una massa di schizzati brutali picchiatori....ma questo sarebbe un ribaltamento della realtà che mi porterebbe a definire turisti della democrazia del pallone i fautori di simili teorie.
In più la nostra "eroina", se leggete in questo soprannome riferimenti alle tristi vivende giudiziarie che hanno coinvolto madama, altro episodio di persecuzione con chiari intenti di oltraggiare una squadra con mezzi antidemocratici,allora siete davvero una massa di lettori in mala fede anche se non posso credere che ci siano così tanti italiani "coglioni" disposti a seguire certe allusioni,..cmq dicevo...la nostra eroina già perseguitata da mille nemici e scampata a mille complotti s'è anche trovata ad affrontare un fato avverso,come orgogliosamente rivendicava il suo fiero Cavaliere mr Capello. Certo qualora io datore di lavoro che versa nelle casse del sunnominato miglior allenatore del mondo, sempre a detta del clan dei tromboni, sentissi il mio ricco dipendente aggrapparsi a simili scuse, m'incazzerei non poco, ma solo se non avessi potuto constatare con i miei occhi che davvero gli dei del calcio si mostravano inglesi in entrambe le sfide. Diciamoci la verità, quando nell'arco di 2 partite Lehamnn non ti sforna neanche una minicagata per regalarti un gol, allora vuol dire che sei proprio sfigato e non puoi farci nulla. Un lettore molto puntiglioso ed anche cattivello potrebbe rispondermi che come minimo qualcuno dei tanti fuoriclasse gobbuti, anche Buffon volendo, avrebbe dovuto provare a tirarci...contro Lehmann. Ma bisogna allora rispondere che quando si hanno almeno 3 occassioni per andare al tiro e poi, vuoi per un motivo vuoi per uno stinco vuoi per una dannata zolla, non ci riesci, allora vuol dire che davvero sei stato sfortunato! Ed in questi casi non c'è tattica o schemi che tengano...troppo comodo attaccare il don fabio dicendo: la tua squadra non ha gioco, non è un collettivo, senza invenzioni individuali dei tuoi campioni, o dei tuoi arbitri, ma questo lo direbbe solo un uomo in mala fede, non combina nulla!! Queste sono chiacchiere da bar! ti risponderebbe il mr...perchè, parole sue, sì dalla sua mascella volitiva, nel calcio non conta giocare bene...contano solo i risultati...il resto è poùr parlè come direbbe una mia amica che si diletta col francese e che ahimè pecca solo nello juventinismo...perchè alla fine si vanno a vedere solo i risultati...il resto è esercizio retorico, come il mio forse. Ed io a Capello dò ragione: contano solo i risultati e allora prenditelo nel culo e và a cagare anche quest'anno, nella speranza di ridarci sta soddisfazione anche l'anno prossimo mr!

giovedì, 06 aprile, 2006 
Blogger Sordido1981 said...

ORGASMICOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Reazione istintiva, a questa seguirà...un commento....più concreto!
Arriva...

giovedì, 06 aprile, 2006 

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