martedì 19 dicembre 2006

Bari - Rimini 2-2 (Grande festa Ultras)







A Bari è sempre festa!
Dopo i ricchi premi e cotillon nel derby di Lecce, i biancorossi regalano cioccolatini per un'ora (dominio assoluto e prelibatezze di Scaglia e Santoruvo), mandando in estasi gli Ultras nella settimana del loro trentesimo anniversario (il club fu fondato nel 1976). Poi, sazi e ubriacati perché spumeggianti, s'incartano, invitando al banchetto anche il Rimini. I romagnoli ringraziano (reti di Cascione e Moscardelli nel quarto d'ora finale) e vanno via con un punto gentilmente donato. Per i baresi, dunque, anziché la strenna, arriva una magra soddisfazione: l'aver giocato la miglior partita della stagione (finale a parte). Nello scrigno della serie B, peseranno i punti che sembravano ormai acquisiti: sono quattro le lunghezze dalla zona playoff (e non due) alla vigilia della gara pre-natalizia di Marassi contro il Genoa, in programma venerdì alle ore 20,30. Dolce inizio: segna Scaglia L'inizio è dolcissimo. Al 6' Santoruvo si esibisce in un dribbling da far strabuzzare gli occhi. Il movimento del bitontino (sordo alle critiche, sta inanellando un pezzo di bravura dietro l'altro) lascia di stucco Milone. Il diagonale, da posizione defilata, è intercettato dal portiere Handanovic, ma la ribattuta finisce sui piedi dell'accorrente Scaglia. Facile il tocco che vale l'1-0. Per niente pago, al 9' Ganci se ne va sulla destra e mette in mezzo. La difesa romagnola è nuovamente in affanno. Baccin interviene e manda la palla sul palo sfiorando l'autogol. L'avvio è talmente fragoroso da non esserci stato il tempo di riflettere sulle scelte di Maran, che per l'occasione, complici le assenze di Bellavista e Micolucci per squalifica, cambia la formazione rispetto all'ultima uscita.Maran sorprende: c'è BelmonteLe variazioni, però, non riguardano soltanto Mora (esterno sinistro di difesa) e Gazzi (vertice basso del triangolo di centrocampo). Accanto a Fusani, c'è Rajcic, visto che Carrus non recupera (non è nemmeno in panchina, dove compare Bovo), mentre a destra della retroguardia torna Belmonte, al quale il tecnico dà un'altra possibilità dopo l'errore commesso contro il Brescia (si lasciò sfuggire Possanzini in occasione del gol del pareggio lombardo). Manca anche Tabbiani: sulla destra agisce Ganci, che insieme con Scaglia, sarà una delle spine nei fianchi del Rimini. La disposizione non fa respirare gli ospiti. Il Bari è una roccia pressoché impenetrabile, anche perché sostenuto da una condizione atletica invidiabile.Santoruvo, seconda candelina Il Rimini è tramortito. Al 24' Handanovic sbaglia l'uscita, la palla sta per carambolare in rete, ma c'è un intervento risolutore prima che sia troppo tardi. È l'avvisaglia del raddoppio, che giunge, come spesso capita (l'ultima volta contro lo Spezia), su calcio da fermo. Scaglia batte da sinistra al 25'. Stavolta è Rajcic ad infilarsi tra i marcatori. Il colpo di testa è parato dal portiere, ma la traiettoria della respinta è nel raggio di azione di Santoruvo. L'attaccante si avventa come un falco e piazza la seconda candelina (quinta stagionale per lui). Impressionante la percentuale realizzativa del Bari, spietato come nel turno precedente (il raddoppio di Ganci a Lecce arrivò alla mezz'ora, stavolta è cosa fatta con cinque minuti di anticipo). Amaro pugliese per Acori Acori, l'allenatore che alla prima giornata aveva meritato i complimenti per come era riuscito a fermare la Juventus, colui che è sotto osservazione da parte dei presidenti cui piacciono i tecnici rampanti, non sa che pesci prendere. Potrebbe cambiare qualche uomo, magari per modificare il modulo (visto che il Bari è ampiamente in superiorità e padrone del campo nelle ripartenze). Invece, prima alterna la posizione di Pagano e Valiani (il primo va a sinistra, il secondo a destra nella linea a tre che assiste Jeda), poi sostituisce (41') l'ex barese e mette dentro Moscardelli come terminale (sarà decisivo), spostando il brasiliano a sinistra. In effetti, il Rimini è troppo timido, anche quando gli avversari concedono di avvicinarsi. Di concreto c'è solo una possibilità per Jeda, che se ne va a Gervasoni come fece Osvaldo. Solo che quando al 36' in area salta il portiere belga, il brasiliano pensa sia meglio buttarsi per guadagnare un rigore. L'arbitro Marelli lo ammonisce per simulazione. Pianu ha fame, ma si mangia un golIl Bari rientra dagli spogliatoi con l'intenzione di chiudere definitivamente i conti. Potrebbe riuscirci dopo quaranta secondi ancora su calcio da fermo (stavolta un corner), ma Pianu, tutto solo davanti alla porta, sbaglia la direzione del piatto destro mandando incredibilmente a lato. L'errore è di quelli che si possono pagare, ma Gillet al 52' impedisce a Moscardelli (su cross di Ricchiuti) di dimezzare lo svantaggio e riaprire la partita. La palla, schiacciata dall'attaccante con un colpo di testa da due passi, è ribattuta con i piedi. Sventata la minaccia, il Bari concede opportunità meno evidenti (al 65' Moscardelli è lontano dai pali quando prova a centrarli col destro, al 70' Ricchiuti è troppo defilato per cogliere l'angolino di testa). Poi, una decina di minuti dopo l'uscita dal campo di Ganci (entra Tabbiani al 59'), che non gradisce (i compagni lo confortano e finisce lì), il Bari cambia faccia. Il Bari ha la pancia piena: arriva la beffaQuasi convinti di essere impenetrabili, i pugliesi mollano un po' la presa. Hanno la pancia piena. Si siedono e stanno un po' troppo a guardare. Quando Acori (che aveva già inserito Tasso per Cristiano al 60') finalmente si decide a rivedere la strategia, il Rimini rinasce. Infatti, contemporaneamente all'ingresso di Esposito (fuori Belmonte), il tecnico del Rimini inserisce (69') Vitiello (un difensore) al posto di Valiani. Sembra una contraddizione, ma non la è. Baccin passa a centrocampo, il nuovo entrato (da destra) e Regonesi (da sinistra) cominciano a spingere a turno. In pratica, si passa a un 3-4-1-2 (con Ricchiuti alle spalle di Moscardelli e Jeda). La partita cambia volto. Jeda, fino a quel momento pressoché impalpabile, al 76' se ne va sulla destra e mette in mezzo, dove spunta Cascione: 1-2. Ma la differenza la fa Moscardelli. Nell'ultimo quarto d'ora, il Bari perde la bussola (le prova tutte: cambia posizioni, modulo, uomini: Bovo per Rajcic all'85'), ma ormai la rimonta del Rimini è irrefrenabile. La beffa giunge all'88'. Su cross di Regonesi dalla sinistra, Cascione favorisce il colpo di testa del 2-2 firmato da Moscardelli.
G. Flavio Campanella

BARI (4-2-3-1): Gillet, Belmonte (24' st Esposito), Pianu, Gervasoni, Mora, Gazzi, Fusani, Rajcic (40' st Bovo), Ganci (14' st Tabbiani), Scaglia, Santoruvo. (Aldegani, La Vista, Di Vicino, Vantaggiato). All. Maran.
RIMINI(4-5-1): Handanovic, Baccin, Peccarisi, Milone, Regonesi, Cascione, Tasso (15' st Cristiano), Pagano (40' Moscardelli), Ricchiuti, Valiani (24' st Vitiello), Jeda. (Pugliesi, Digao, Bravo, Bischeri). All. Acori.
Arbitro: Marelli di Como.
Reti: nel pt 5' Scaglia, 25' Santoruvo; nel st 31' Cascione, 43' Moscardelli.
Angoli: 4-2 per il Rimini. Recupero: 2' e 4'.
Ammoniti: Gervasoni per gioco falloso, Gazzi e Vitello per gioco non regolamentare, Jeda per simulazione.
Spettatori: 6.620.
Peccato per come è venuto, dato che eravamo in vantaggio 2-0, ma tutto sommato un buon pareggio.
Bella anche la zagnissima festa degli Ultras dopo, dove mi confondevo fra fumi di zampina e non :D
Alla prossima... ;)

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sabato 16 dicembre 2006

Estasi pura!!!

Lascio parlare solo le foto....



16.12.2006



GRAZIE RAGAZZI!!!















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domenica 10 dicembre 2006

Bari-Modena 1-0




Meglio tardi che mai. Dopo aver conquistato la miseria di due punti nelle ultime quattro partite, peraltro senza realizzare neppure un gol, il Bari torna alla vittoria battendo di misura il Modena allo stadio San Nicola. Non è stata una partita semplice per i biancorossi, che avevano l'obbligo di fare risultato pieno per non perdere contatto dal treno che conduce ai playoff.Maran in partenza rinuncia sorprendentemente a Gazzi, riproponendo capitan Bellavista nel suo ruolo naturale. Milani è finalmente titolare, l'ex di turno Fusani gioca dal primo minuto così come Gervasoni che torna al centro della difesa al posto dell'infortunato Esposito.Sin dalle prime battute si capisce che sarà una gara ricca di emozioni. I padroni di casa hanno il pallino del gioco, ma sono i gialloblù di Zoratto a sfiorare il vantaggio con un colpo di testa di Antonazzo sugli sviluppi di un corner: Gillet compie il primo prodigio. Il Bari spinge con convinzione sulla fascia destra, Milani è una spina nel fianco e per un paio di volte serve al centro dell'area assist deliziosi che Massimo Ganci non sfrutta, in particolare alla mezzora quando calcia incredibilmente fuori di piatto da pochi passi. L'attaccante biancorosso si fa perdonare cinque minuti più tardi, quando sempre sulla destra si procura un invitante calcio di punizione. Batte Scaglia, Santoruvo colpisce di testa, Frezzolini respinge ma sugli sviluppi dell'azione William Pianu (migliore in campo dopo Gillet) trova il varco giusto e realizza con un tocco sotto misura un gol che mancava da oltre quattrocento minuti. Il vantaggio galvanizza i galletti che prima con Fusani e poi con Milani sfiorano il raddoppio con due belle conclusioni dal limite dell'area.Nella ripresa il Modena prova il tutto per tutto e Zoratto dopo pochi minuti inserisce Sforzini per dare maggior peso al reparto offensivo. Ma la partita poteva essere già chiusa se Scaglia, due minuti prima, non avesse incredibilmente sbagliato un gol che sembrava già fatto. Al 62' Maran sceglie la fantasia di Di Vicino al posto dello stanco Ganci. Gli ospiti continuano a spingere alla ricerca del pari e al 66' reclamano un rigore (che forse c'era) per un dubbio intervento di Bellavista su Colacone, lanciato a rete. All'84', però, la massima punizione arriva davvero: Sforzini calcia a colpo sicuro, Gervasoni respinge con le mani da distanza ravvicininatissima e l'arbitro indica senza esitazioni il dischetto. Sforzini non è il rigorista designato, ma ignora gli "ordini di scuderia" e insiste per calciare il penalty: errore fatale, perchè l'attaccante emiliano si fa ipnotizzare da un super Gillet che compie un'autentica prodezza respingendo alla grande il tiro scoccato alla sua sinistra. Il San Nicola esplode di gioia per il suo portiere idolo, il Bari in contropiede ha la ghiotta opportunità per assestare il colpo del ko, ma Carrus fallisce clamorosamente da pochi passi il gol dell'ex confermando un momento di forma non proprio eccezionale. C'è ancora spazio per un brivido finale: allo scadere Gervasoni svirgola un rinvio e Gilioli sbaglia per un soffio il gol della beffa.Finisce così una partita tutto sommato piacevole, che il Bari ha vinto meritatamente. I tre punti sono ossigeno puro per gli uomini di Maran, soprattutto alla vigilia di un trittico di gare da brivido: il derby a Lecce sabato, il forte Rimini al San Nicola martedì e l'ostica trasferta a Genova prima delle festività natalizie.Il ruolo dei biancorossi in questo campionato sarà sicuramente più chiaro tra 270 minuti: l'auspicio dei tifosi è che il mercato di gennaio porti al Bari quei rinforzi che gli permetterebbero di fare il salto di qualità e lottare concretamente per obiettivi più ambiziosi della salvezza. Sperare, si sa, non costa nulla...

BARI (4-2-3-1): Gillet; Milani, Pianu, Gervasoni, Micolucci; Bellavista (43’ st Gazzi), Fusani; Ganci (17’ st Di Vicino), Carrus (43’ st Rajcic), Scaglia; Santoruvo. (Aldegani, Mora, La Vista, Vantaggiato).

All. Maran.MODENA (4-3-3): Frezzolini; Antonazzo, Frey (33’ st Perna), Ungari, Tamburini; Campedelli (36’ st Gilioli), Luisi, Tisci (7’ st Sforzini); Abate, Colacone, Bentivoglio. (Narciso, Lazzari, Baldo, Troiano). All.: Zoratto.

Arbitro: Iannone di Napoli.

Reti: nel pt 35’ Pianu.

Angoli: 9-2 per il Modena.

Recupero: 1’ e 4’. Ammoniti: Ungari e Abate per gioco falloso.

Note: Gillet ha parato un calcio di rigore a Sforzini al 39’ st.

Spettatori: 5.353 per un incasso di 30.572,00 euro.
In attesa di Lecce :) ....................................................Alla prossima... ;)