domenica 7 gennaio 2007

Mars attacks














Regia: Tim Burton
Cast: Rod Steiger, Annette Bening, Glenn Close, Jack Nicholson, Sarah Jessica Parker, Michael J. Fox, Pierce Brosnan, Martin Short, Danny DeVito, Tom Jones, Lukas Haas, Jack Black
Genere: Commedia
Durata: 110 minuti
Produzione: USA
Anno: 1996

Trama: Una flotta di dischi volanti raggiunge gli Stati Uniti. Il Presidente organizza un comitato di accoglienza mentre c'è già chi pensa di fare affari con loro. Il primo impatto è devastante: basta il volo di una colomba, simbolo di pace, per scatenare un massacro ad opera dei marziani. Dopo le scuse di rito, c'è l'invito al Congresso dove gli alieni si preoccupano di eliminare gran parte dei rappresentanti. Ormai lo scontro è aperto. Anche il Presidente viene ucciso ma gli States verranno salvati da un ragazzino e dai dischi ascoltati da sua nonna. Tim Burton mette in piedi un Luna Park sugli "alieni al cinema" prendendo spunto da una raccolta di figurine degli anni Cinquanta messe al bando all'epoca perché troppo "violente". Marziani e terrestri sono grotteschi ma gli abitanti del nostro pianeta sono anche squallidi. Il Presidente degli Stati Uniti, affidato a un Nicholson in gran vena, diventa emblema di una "civiltà" così mistificante da non avere più neanche il coraggio della brutalità.

Lietta Tornabuoni (La Stampa)
Archeologo sentimentale della sua infanzia e della puerilità del cinema, innamorato del passato e amante dello scherzo, Tim Burton trentasettenne fa con Mars Attacks! la parodia d'ogni parodia e la satira della società americana fine secolo, un'evocazione tenera della prima ingenua fantascienza spettacolare, un cinema cannibale nutrito di cinema, un film molto divertente, intelligente: e conferma la propria immaturità perenne, quell'insopprimibile legame nostalgico col se stesso ragazzino o adolescente, quel tenace rifiuto dell'età adulta che in qualche misura lo avvicina a Steven Spielberg o a Nanni Moretti. Marte va all'attacco dell'America, e l'America non è preparata. Il presidente degli Stati Uniti (Jack Nicholson, straordinario) ha una miope fiducia nella buona disposizione marziana e nella propria seducente parlantina da politico, si lascia trasportare dagli slogan (“È l'evento più importante da quando Gesù apparve in Galilea”), pensa vanesio soprattutto alla propria immagine (“Parlerò su tutte le reti, metterò il completo di Cerruti”). I capi militari americani possono essere bianchi guerrafondai (Rod Steiger) o neri pacifisti, risultano comunque incapaci, inetti. Lo scienziato di Stato Pierce Brosnan giocherella affabilmente con la sua pipa senza capire assolutamente nulla. I telegiornalisti sono tanto concentrati su se stessi (“Come stanno i miei capelli, stanno bene?”) da non riuscire a vedere quanto accade (e Sarah Jessica Parker finirà con la testa ben pettinata innestata sul corpo d'un cagnolino). Tutti sono ottimisti, curiosi ed euforici come davanti a un nuovo spettacolo, neppure capaci d'immaginare un pericolo della realtà. I marziani arrivano, e sono marziani: brutti mostriciattoli verdi alti un metro, dall'enorme cervello, scheletrici e macrocefali, con grandi occhi a palla. “Veniamo in pace” proclamano bugiardi: e cominciano a devastare tutto e tutti, ammazzano coi loro raggi verdi anche l'intero gruppo dei politici del Congresso, distruggono la Casa Bianca, i Casinò di Las Vegas, il Campidoglio a Washington, la Torre Eiffel a Parigi, il Big Ben a Londra, incendiano edifici, fanno crollare città. Sono invincibili perché nessuno arriva a capirli; sono imprevedibili come adolescenti malvagi e irrequieti dediti ad atti gratuiti; sono incomprensibili come una banda eccitata di bambini anarcoidi. Infatti soltanto due bambini neri esperti videogiochisti sanno colpirli, soltanto un ragazzo insieme con la nonna riuscirà a sconfiggerli, diffondendo altissima una musica melodica che i marziani non sopportano: quelle note vanno loro alla testa, struggono i grandi cervelli, li uccidono. A salvare l'America e il mondo sono dunque un adolescente e una vecchia, cittadini improduttivi e quindi socialmente considerati dei marziani, degli alieni. Lo stile di Mars Attacks! si rifà ai vecchi film di fantascienza (Ultimatum alla Terra, Il pianeta proibito) con cui Tim Burton produttore e regista è cresciuto, a certe figurine vistose, colorate e rozze usate per la pubblicità della gomma da masticare Topps che Burton collezionava nel 1962. L'ambientazione non contemporanea e neppure d'epoca inventa un inedito retro atemporale. Gli effetti speciali costosi e sapientissimi vogliono apparire artigianali, poveri (si rivede Godzilla, un gigantesco robot ferrigno insegue le auto). La guerra Marte-Terra risulta mistificata quanto la guerra del Golfo. Bello, spiritoso, divertente. Magari con qualche momento sfiduciato a metà del film, come se il regista avesse perduto entusiasmo ed energia, però con interpreti magnifici: Jack Nicholson irriconoscibile recita anche la parte d'un boss di Las Vegas, marito di una Annette Bening New Age seguace delle filosofie orientali e dell'armonia universale; Lisa Marie, compagna del regista, interpreta con una sterminata parrucca bionda l'unica Ragazza di Marte dall'aspetto più o meno terrestre.

Tullio Kezich (Il Corriere della Sera)
«Ak! Ak! Ak!». Strillando versacci incomprensibili, a bordo di una miriade di dischi volanti, in un giorno di maggio di un anno qualsiasi, gli omini verdi del pianeta Marte calano in massa sulla Terra. Fedelmente ricalcato su una serie di figurine per ragazzi edite dalla Topps nel 1962, Mars Attacks! (fuori concorso alla Berlinale) è uno scherzaccio che nella sua ammiccante e clamorosa buffoneria contiene un discorso serio. Su una sceneggiatura dell’inglese Jonathan Gems, il geniale regista Tim Burton mette in scena una ventina di personaggi sparsi qua e là per gli Stati Uniti; e la caratteristica che li accomuna, dal presidente Jack Nicholson all’imprenditore imbroglione di Las Vegas (ancora Nicholson), da Glenn Close in figura di First Lady al ringhioso Rod Steiger generale superfalco, dallo scienziato credulone Pierce Brosnan alla sciocchissima giornalista televisiva Sarah Jessica Parker e via elencando, è quella di volere tutti continuare il proprio gioco meschino: come Danny De Vito, che, marziani o no, pensa a buttare i dadi al casinò e basta.Se Il dottor Stranamore di Kubrick, un film ai quale Mars Attacks! sotto taluni aspetti si richiama, era un libello mirato contro i militari e gli scienziati asserviti ai loro diabolici disegni, qui non troviamo messaggi a senso unico. Sulla Terra non ci sono veri cattivi, solo imbecilli. E proprio a una flaubertiana contemplazione della stupidità si abbandona Burton, constatando l’incapacità di prendere misure adeguate nei riguardi degli invasori, che ben presto si rivelano cattivissimi: mitragliano i Congresso; fanno saltare la Tour Eiffel, il Big Ben e il Taj Mahal; e infine portano l’assalto fin dentro la Casa Bianca. Al meglio delle sue capacità ironiche, Nicholson disegna una memorabile satira del politico senza qualità, roba da far fischiare le orecchie anche a qualche omologo nostrano, nella scena in cui rivolge agli ospiti indesiderati un untuoso discorso demagogico ricevendone in cambio una meritatissima pugnalata.Non altrettanto centrato è il secondo personaggio schizzato dal grande attore, che non giustifica l’espediente del doppione. Come del resto altre partecipazioni al film risultano pleonastiche e scolorite, inclusa quella di De Vito; mentre il ritmo qua e là perde colpi. Ma nel suo procedere baldanzoso Mars Attacks! si riprende da ogni scivolone in una chiave bizzarra e svariante che assicura alla veterana Sylvia Sydney il ruolo di ignara e arteriosclerotica salvatrice della Terra solo perché ama le vecchie canzoni come Indian Love Call. Per affermare, fra una risata e l’altra, fra un brivido di paura e l’altro, che l’umanità potrà salvarsi soltanto privilegiando l’ingenuità disinteressata sulla miope furberia.

Ed ora tocca a me: Ovviamente film stupendo, come stupendamente il regista (uno qualunque :D ) utilizza personaggi tratti dal passato per fare un film d'ambientazione futura. Molto bello :)

Alla prossima... ;)

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4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Gran bel film :), gomunuque dovresti vedere una cosa tipo tomatoes attack (sullo stesso genere, segnalato da bmovies). Quando commenti la mostra che abbiamo visto inzieme?

^^ Ciau

domenica, 14 gennaio, 2007 
Anonymous Anonimo said...

Gran bel film :), gomunuque dovresti vedere una cosa tipo tomatoes attack (sullo stesso genere, segnalato da bmovies). Quando commenti la mostra che abbiamo visto inzieme?

^^ Ciau

domenica, 14 gennaio, 2007 
Blogger Sordido1981 said...

Dammi tempo di trovare qualcosa a riguardo ^^
Anche se non ricordo come si chiamasse ;)

lunedì, 15 gennaio, 2007 
Anonymous Anonimo said...

Il Sole nelle mani penso... per BarInPhoto, per l'economia di Bari e poi non ricordo più nulla :).

lunedì, 15 gennaio, 2007 

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